La Bella Dormente incanta e fa tornare bambini

Foto di Priamo Tolu

di Alessandro Atzeni.

L’inaugurazione della stagione operistica cagliaritana anche quest’anno porta la firma di Ottorino Respighi che, dopo “La Campana Sommersa” dello scorso anno, debutta con un’opera che riesce ad attirare tutte le fasce d’età semplicemente grazie al titolo.
“La Bella Dormente Nel Bosco” si compone sulla scena di colori intensi e accesi che sembrano richiamare da subito il classico Disney. Operazione voluta? Assolutamente sì, ma soprattutto riuscita. Il cartone del 1959 tratto dalla fiaba di Perrault però è solo il punto di partenza. L’esperienza fiabesca viene resa unica dalle musiche del compositore romano e coinvolgente grazie ai costumi, quasi come se le fantasie dello spettatore si realizzassero in 3D sul momento.
Un’ora e quaranta minuti di magia.
Tra i cantanti spicca notevolmente la voce del Principe, il tenore Antonio Gandìa.
La trama è quella conosciuta, a tratti banale, con liriche di Gianni Bistolfi, e non risulta necessario descriverne lo sviluppo proprio perché sono le piccole curiosità della fiaba originale da riscoprire, a rendere particolare l’esperienza di questa opera lirica che riesce a catapultarsi sino ai giorni nostri in maniera mai ovvia e nascondendo sempre dei particolari che si svelano solo nella mente dello spettatore. Il plauso va alla regia di Leo Muscato e del suo team, alla bacchetta del maestro Donato Renzetti, ma soprattutto alla rinnovata giovinezza che il Teatro Lirico di Cagliari sta riuscendo a dare all’opera. Le presenze aumentano di spettacolo in spettacolo e nonostante qualche cellulare “dimenticato” acceso, è piacevole andare a vivere un’esperienza che vuole staccarsi del tutto l’etichetta di elitaria per entrare definitivamente a contatto con la “famosa” generazione 2.0 del nuovo millennio.

L’opera sarà in replica fino al 12 Febbraio.

L’articolo si riferisce alla replica di Domenica 5 Febbraio 2017.